#clima artico
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pier-carlo-universe · 18 days ago
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Groenlandia: L’isola del ghiaccio tra sogni geopolitici e realtà strategiche
Dal tentativo di acquisto di Truman alla sovranità danese, una storia di interessi globali
Dal tentativo di acquisto di Truman alla sovranità danese, una storia di interessi globali La Groenlandia, crocevia di cultura e strategia La Groenlandia, con i suoi sterminati ghiacciai e la sua posizione strategica tra l’Europa e il continente americano, è molto più di un’isola ricoperta di ghiaccio. Da decenni rappresenta un punto focale per le grandi potenze mondiali, che vedono in questa…
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abr · 1 year ago
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"L’Oceano Artico si sta scaldando, gli iceberg stanno scomparendo e in alcuni punti l’acqua è diventata troppo calda per le foche. Le informazioni che arrivano dai pescatori, dai cacciatori di foche e dagli esploratori indicano tutti che è in atto un cambiamento radicale del clima e si stanno raggiungendo temperature mai viste nella zona artica. Le spedizioni esplorative riferiscono che il terreno è quasi privo di ghiaccio fino a 81 gradi a nord.
Si prevede che entro pochi anni lo scioglimento dei ghiacci alzerà il livello dei mari rendendo inagibile la maggior parte delle città costiere".
Washington Post, 2 novembre 1922.
Le fakenews non sono un problema attuale.
via https://twitter.com/MicheleGuetta/status/1735221061178855705
Il ghiaccio galleggiante si scioglie e il mare si alza: l'ignoranza che fa rivoltare Archimede nella tomba.
Fake come "artefatto": si tratta di banale credulità popolare - che bada, non dipende dal titolo di studio ma dall'attitudine più o meno sottomessa ubbidiente. Arriva il marinaio di turno che la spara grossa, evvai che pubblichiamo - sempre cmq. coerente con quel che i boccalones desiderano sentirsi dire. Nulla mai di nuovo sotto il sole, che barba che noia.
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leparoledelmondo · 1 year ago
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Europa climatica
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C’è una nuova normalità climatica nel più fragile dei continenti.
I giorni di giugno di quest’anno in Europa hanno già battuto ogni record di aumento delle temperature. Sembra proprio che nei prossimi anni l’Europa meridionale avrà un aumento percentuale più alto su scala globale, con giornate dalle temperature superiori ai 40°C (queste temperature le abbiamo già avvertite nei giorni scorsi) di giornate consecutive senza precipitazioni. Il trend dell'Europa è verso un clima più arido e caldo. Il dato più preoccupante è proprio l'aumento della curva delle temperature: perché nessuna regione al mondo si sta scaldando così velocemente, Artico a parte.
E ci sono anche costi economici e umani. Due terzi (67 per cento) dei danni economici causati da eventi climatici in Europa sono dovuti ad alluvioni, inondazioni e precipitazioni estreme, mentre la quasi totalità delle vittime (più del 99 per cento) sono da attribuire alle eccezionali ondate di calore della scorsa estate. 
Ma c’è anche una lettura positiva.
l'Europa è un'anomalia globale non solo per gli impatti della crisi climatica, ma anche per la sua reazione alla crisi climatica. La transizione energetica sta iniziando a mostrare i suoi effetti, nonostante la guerra in Ucraina e l’inflazione.
Il 2022 è stato l'anno più caldo della storia per la maggior parte della regione (il 2023 probabilmente stabilirà un nuovo record), ma è stato anche il primo anno nel quale la produzione di elettricità dalle fonti rinnovabili ha superato quella da combustibili fossili. II 22,3 per cento dell'elettricità europea è stato prodotto con eolico e fotovoltaico, contro il 20 per cento derivante dal gas.
Risultati incoraggianti, che possono controbilanciare il pessimismo dei dati climatici, ma non sono sufficienti: l'obiettivo europeo è arrivare al 42 per cento di produzione da rinnovabili entro la fine del decennio, per riuscirci tutte le policy del quinquennio 2019-2024 dovranno essere confermate e potenziate dalla prossima Commissione europea. Questi numeri sono un modo per sottolineare l'importanze cruciale delle prossime elezioni europee.
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rk-tmblr · 2 years ago
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Spiaggia nudista -Murai Yakumo [Blue Period]
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«Ricordami perché» borbottò esausta, perdeva la pazienza attimo dopo attimo trascorso ad ondeggiare al correre della metro sui binari.
«Perché rischiavamo di scioglierci sul parquet di casa tua» rispose prontamente, con fin troppo entusiasmo per i suoi gusti.
«E giustamente tu mi hai portato in metro per ripararmi dal caldo!» individuò la falla nel suo piano, ma il corvino non si lasciò scoraggiare.
«Parli come se fosse questa la meta!» fece per rimproverarla ed invece si ritrovò a rabbrividire, nonostante stesse sudando come un cane sulla lava, quando i suoi occhi di ghiaccio lo fulminarono sul posto.
«Perché?» alzò gli occhi al cielo ed intanto con due dita prese il colletto della maglietta, la allontanò invano dal proprio corpo sudato. Odiava con tutta se stessa l'estate. Avrebbe preferito vivere una vita intera coi climi spietati del polo artico e morire ibernata, piuttosto che soffrire come un pollo alla brace sotto quelle temperature. Certo la struttura metallica della metro non era di alcun sollievo: si erano chiusi all'interno di una fornace, era intollerabile e non ne valeva affatto la pena, nemmeno per quella manciata di minuti.
«Perché, cosa questa volta?» la interrogò curioso di sentire l'ennesimo.
«Perché non ti ho mandato da solo e non sono rimasta a casa davanti al ventilatore!?» si asciugò la fronte con il dorso della mano e perse tempo nel sistemare indietro alcune ciocche ribelli che fuggivano dalla sua coda alta.
«Perché non puoi stare senza di me!» ribatté furbo avvicinando il proprio viso al suo e accarezzandogli la guancia destra con la punta del proprio naso.
«Scollati, si sta morendo» lo allontanò afferrandogli una spalla con una mano e lo rimise a sedere dritto al posto accanto al suo.
Sorrise ampiamente come se avesse vinto alla lotteria ed infastidita lo adocchiò per un istante in cerca di spiegazioni. «Non hai obiettato» le fece notare.
«Il mio corpo sta consumando tutte le energie per mantenermi in vita contro il mio volere, non sono abbastanza lucida da combattere le tue follie» replicò indispettita, sebbene le guance fossero rosse. Per il caldo, per la timidezza…
Volle esultare di gioia nello scendere finalmente alla loro fermata, ma il clima terribile glielo impedì abbattendola maggiormente. A quel punto desiderava solo accasciarsi a terra, non le importava più nulla, sarebbe potuta tranquillamente morire essiccata come una medusa spiaggiata sul bagnasciuga.
«Andiamo, da questa parte» la prese per mano e la trascinò dietro di sé. Le dita intrecciate fra loro erano disgustosamente tenere da guardare sciogliersi sotto il sole come un cono gelato: appiccicaticcio e super zuccherato.
La portò giù per le strade del lungomare di Kamakura e la fece camminare per ore fino a quando non riuscì a trovare un lembo di spiaggia appartato che potesse ospitare solo loro. Avevano ammazzato le ore più calde del pomeriggio dentro quella scatoletta infernale munita di rotaie, tuttavia l’umidità persisteva ad appiccicarsi sulle pelle, mischiarsi con il sudore, spossare l’anima che si celava sotto gli strati umani. Per fortuna c’era un muretto che da laggiù, con le dita dei piedi sommerse nei granelli di sabbia, pareva abbastanza alto da fare ombra. Decisero di sistemare due teli, uno accanto all’altro, al suo riparo.
«Ah, finalmente» mugolò di piacere stirando le braccia verso il cielo che incominciava a dorarsi.
Lo osservò confusa, stordita ancora dal caldo, mentre se ne stava seduta con le gambe piegate al petto ed ancora incapace di poter intuire il suo piano. La loro meta era stata la spiaggia, fin qui c’era arrivata però... essendone ignara, non aveva pensato di portare il costume da bagno-
«Ma che diavolo stai facendo!?» urlò all’improvviso non appena lo scorse togliersi di fretta la maglietta scura sudata. Rideva come un bambino felice che rivedeva le onde del mare dalla lontana estate passata e senza alcun pudore, totalmente privo di vergogna, si svestì completamente. Nascose gli occhi appena in tempo quando tirò giù i pantaloni con tutto l’intimo, fu un attimo tarda nello scoprirlo correre nudo verso l’acqua salata e tuffarsi. «Sei pazzo!» lo rimproverò imbarazzandosi al posto suo.
La lasciò sbollire un poco, intanto si godeva il refrigerio del mare che ricambiava con affetto il suo abbraccio. «Qui si sta da Dio» sorrise nuotando verso la riva, senza sporgersi troppo per non mostrarsi completamente.
Sembrava un Labrador bagnato con quei canini affilati che si ritrovava, gli occhi ametista che brillavano di gioia ed i capelli fradici che gli si erano appiccicati in fronte.
«Vieni a farmi compagnia» la invitò gentilmente.
«Scordatelo,» scosse la testa categorica, «sei-» abbassò la voce, temendo che qualcuno potesse sentire, anche se non c’era anima viva eccetto loro due su quell’angolo frastagliato di sabbia, «...sei nudo!» gli ricordò come se lo avesse dimenticato.
«E allora?» sbottò istintivamente, beccandosi una maledizione stretta fra i denti da parte sua, «Non è che non mi hai mai visto così» la punzecchiò sogghignando divertito alla sua collera impacciata che le bruciò la pelle pallida fino alla punta delle orecchie. Riusciva a vedere quel timido rossore pure da lì, la trovò estremamente carina, tanto da volerla abbracciare.
«Non essere equivoco, idiota! Fai sembrare le cose come non sono» lo corresse sospirando innervosita.
«Allora lanciami le mutande e vieni anche tu in acqua» propose una soluzione.
«Stai scherzando!? Le indossavi fino a poco fa» protestò indignata, additando con disgusto gli indumenti che aveva abbandonato in malo modo sulla spiaggia.
«Eh va bene, ho capito ho capito» si arrese in fine ed uscì a metà dall’acqua. Rise quando lei si girò dall’altro lato, la mano davanti agli occhi come schermo, intanto che lui correva ad indossare l’intimo.
«Levati queste cose di dosso» le tirò un lembo della maglietta, richiamando la sua attenzione.
«Tu ritorna dov’eri» gli ordinò incrociando le braccia al petto, rifiutandosi come una bambina capricciosa.
«Su dai, che gelo» le mise fretta ed imitò il suo gesto chiudendo le palpebre, coprendole con il palmo della mano così che non la mettesse a disagio. C’era un silenzio confortevole cantato dallo sciabordio delle onde, il vento che leggero le guidava in baia e le grida di un gabbiano che vagava tra le nuvole di cotone alla ricerca della propria cena. Distratto dalle sensazioni che riusciva a percepire da cieco, si destò solo quando sentì un tuffo poco lontano.
Era sparita nel nulla. Aveva lasciato i vestiti ben piegati su un angolo del telo e le scarpe subito dopo, ordinatissima a differenza sua che sapeva già che avrebbe indossato le proprie senza calzette perchè non sarebbe riuscito più a trovarne una. La vide emergere dall’acqua, respirare profondamente intanto che tirava indietro i lunghi capelli illuminati dai raggi del tramonto.
«Non volevi compagnia?»
Maledisse aver dimenticato a causa dell’euforia il borsone con gli acquarelli e il quadernetto degli schizzi. Allora si prese del tempo per cogliere quanti più dettagli con lo scatto fotografico della propria memoria, si approfittò della sua immagine perfetta che ancora una volta sarebbe stata soggetto di una sua opera e poi si alzò in piedi e corse per raggiungerla.
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isacopraxolu · 10 months ago
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Clima, svelati in Artico nuovi meccanismi del black carbon #tfnews #20marzo #tfclima
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I cambiamenti climatici cancellano la 'memoria' dei ghiacciai
AGI – In tutto il Mondo i ghiacciai si stanno ritirando a una velocità senza precedenti, e questo sta comportando la perdita delle informazioni riguardanti la storia del clima e dell’ambiente in essi contenute. A perdere la memoria sono anche i ghiacciai dell’arcipelago delle Svalbard, nel Circolo polare artico: lo dimostra per la prima volta uno studio internazionale pubblicato sulla rivista The…
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ilsimplicissimusblog · 1 year ago
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Piccolo vademecum contro il clima delle bugie
Nell’Europa del Nord fa molto freddo in questi giorni, il Nord America è spazzato da nevicate di straordinarie intensità, nelle settimane precedenti in Cina e in parecchi altre aree dell’Asia sono stati toccati nuovi record del freddo e adesso come una ciliegina sulla torta delle menzogne climatiche arriva anche la notizia che l’8 gennaio scorso   il ghiaccio marino artico ha raggiunto il livello…
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cinquecolonnemagazine · 1 year ago
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L'aurora boreale illumina i cieli della Russia
L'aurora boreale, noto anche come luce del Nord, è uno spettacolo celeste di luci danzanti nel cielo notturno, che si verifica principalmente nelle regioni artiche e subbartiche, tra cui la vasta e suggestiva Russia. Ma cosa causa questo spettacolo celeste, e quali sono i luoghi migliori in Russia per ammirare l'aurora boreale? Lo spettacolo dei colori L'aurora boreale è generata dall'interazione tra particelle cariche provenienti dal vento solare e la magnetosfera della Terra. Quando queste particelle, principalmente elettroni e protoni, entrano in contatto con gli atomi e le molecole dell'atmosfera terrestre, si verificano collisioni che producono splendide emissioni luminose. I colori dell'aurora dipendono dal tipo di gas nell'atmosfera coinvolta nelle collisioni; l'ossigeno produce sfumature di verde e rosso, mentre l'azoto può contribuire a colori come il rosa e il viola. Oltre alla bellezza visiva, le popolazioni indigene della Russia attribuiscono significati culturali e spirituali all'aurora boreale. Alcune comunità vedono questo fenomeno come una danza celeste degli spiriti, mentre altre lo vedono come una manifestazione degli dei. Questi miti e leggende aggiungono un ulteriore strato di fascino a un fenomeno naturale già affascinante. Cosa sapere prima di mettersi in viaggio Ammirare l'aurora boreale almeno una volta nella vita è il sogno di tanti. Ecco alcuni consigli per non trasformare il sogno in un brutto ricordo: - Scegli una zona con cieli scuri: per ottenere la migliore visione dell'aurora boreale, cerca luoghi lontani dalle luci della città. Le zone remote, lontane da fonti luminose artificiali, offrono condizioni ideali per l'osservazione. - Tempo e stagione: l'aurora boreale è più facilmente osservabile durante i mesi invernali, quando le notti sono più lunghe e il cielo è più scuro. Inoltre, le condizioni meteorologiche possono influire sull'osservazione, quindi cerca notti chiare e senza nuvole. - Circolo Polare Artico: se possibile, posizionati vicino al Circolo Polare Artico. Le possibilità di vedere l'aurora boreale aumenteranno notevolmente nelle regioni più settentrionali del globo. - Attendi la notte: l'aurora boreale è generalmente più visibile nelle ore notturne, quando il cielo è scuro. In molte zone, l'attività dell'aurora può essere più intensa tra le 22:00 e le 2:00. - Preparati per il freddo: poiché spesso l'aurora boreale è meglio osservabile in luoghi freddi, è importante vestirsi adeguatamente per il clima. Indossare abiti caldi, inclusi guanti, cappello e scarpe adeguate. - Sii paziente: l'aurora boreale è un fenomeno naturale e non sempre è garantito vederla. Sii paziente e tieni gli occhi puntati al cielo, poiché può comparire improvvisamente e scomparire altrettanto velocemente. Dove ammirare l'aurora boreale in Russia In Russia, uno dei luoghi più spettacolari per ammirare l'aurora boreale è la regione artica di Murmansk, situata nella parte settentrionale del paese. La sua vicinanza al Polo Nord e le basse temperature creano le condizioni ideali per l'osservazione di questo fenomeno unico. La città di Murmansk stessa, circondata da paesaggi mozzafiato, offre un'opportunità senza pari per coloro che cercano un'esperienza indimenticabile di aurora boreale. Altro luogo magico è la penisola di Kola, dove si trova Murmansk. Le sue vaste distese di tundra e le acque ghiacciate del Mar di Barents offrono uno sfondo pittoresco per lo spettacolo celeste. Qui, l'aurora boreale può essere osservata durante le notti polari invernali, quando il sole scompare completamente all'orizzonte, regalando cieli notturni scuri e perfetti per l'osservazione delle luci del Nord. Un'altra destinazione imperdibile è l'isola di Solovki nel Mar Bianco. Questa isola remota, famosa per il suo monastero storico, è un luogo di magia e mistero. Durante le notti serene, l'aurora boreale dipinge il cielo sopra l'isola con colori eterei, creando un contrasto suggestivo con la tranquillità del paesaggio circostante. La Siberia, con la sua vastità e i suoi cieli incontaminati, è un altro rifugio ideale per gli amanti dell'aurora boreale. La città di Noril'sk, situata nella regione di Krasnoyarsk, è una delle destinazioni più accessibili per coloro che desiderano catturare lo spettacolo delle luci del Nord. Le notti invernali lunghe e oscure offrono ampie opportunità per osservare l'aurora boreale in tutta la sua gloria. In copertina foto di WikiImages da Pixabay Read the full article
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artwort · 6 years ago
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Arctic Visions - Isacco Emiliani ci accompagna alla scoperta dell'Artico
https://www.artwort.com/2019/03/04/fotografia/arctic-visions-isacco-emiliani/
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enlacedelacosta · 3 years ago
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Patrón atmosférico invernal estará dominando durante los próximos días gran parte del estado
>>Masa de aire polar ártico provocará que las temperaturas desciendan, cercanas al nivel de congelación en zonas altas de la Sierra Norte, Mixteca y Sierra Sur
>>Masa de aire polar ártico provocará que las temperaturas desciendan, cercanas al nivel de congelación en zonas altas de la Sierra Norte, Mixteca y Sierra Sur (more…)
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jornale · 3 years ago
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#onu #artico #russia #verkhoyansk #temperatura #gelo #omn #clima #aquecimentoglobal #jornale #noticias
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megachirottera · 3 years ago
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Negli ultimi anni, il Sole è stato nel suo stato più debole in più di un secolo. Ciò è rivelato dal conteggio delle macchie solari (mostrato sotto), un ottimo barometro per l’attività solare. Continua a leggere →
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abr · 5 months ago
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Uccise più comunisti italiani Stalin, complice delatore o silente il Migliore Togliatti, che Mussolini.
Quanti furono gli italiani comunisti che vennero perseguitati sotto la dittatura di Stalin? Difficile stabilirlo. L'emigrazione in Russia nel "Paradiso dei soviet" negli anni '30 sovente avveniva in modo clandestino. Il partito comunista italiano (...) sostenne fossero circa un centinaio. Ma storie e racconti raccolti da studiosi e ricercatori fanno alzare il numero a una cifra vicino agli 800. Quasi duecento furono fucilati. Uccise più comunisti italiani la Russia di Stalin che l'Italia di Mussolini. (...)
Nel dicembre 1934 viene ucciso Kirov da un militante comunista vicino alle posizioni di Kamenev , Zinov'ev e Trockij. E' il periodo più duro del regime che sfocerà nei processi del 1936, condotti con pugno di ferro da Vyšinskij. Le grandi purghe colpiranno famosi dirigenti della rivoluzione del diciassette a partire proprio da Kamenev e Zinov'ev. (Con) loro vengono perseguitati personaggi minori, per creare un clima di terrore. A volte sono le stesse comunità di esuli a denunciare i connazionali che "sbagliano". (...)
Dante Cornelli (ad esempio ne fu vittima ma si salvò). (Ammazza) il segretario del fascio di Rivoli, fugge dall'Italia e arriva a Pietroburgo (...). Viene arrestato nel 1936 e deportato nel campo di Vorkuta, oltre il Circolo Polare Artico. Viene liberato nel 1946 ma rimane al confino fino al 1948. Nel 1949 è di nuovo deportato, con tutta la famiglia, a Igarka in Siberia. Nel 1960 riesce a stabilirsi in Ucraina, poi rientra in Italia abbandonando la famiglia. Comincia un'opera di denuncia dello stalinismo e delle persecuzioni inflitte a tanti comunisti. La sua opera, "Il redivivo Tiburtino", dopo esser stato rifiutata dalla Rizzoli, dalla Mondadori e dalla Rusconi, esce (...) per le edizioni La Pietra, collegate a Pietro Secchia. Ma la sua denuncia non ha eco. Il partito rimane indifferente. Le sue pesanti accuse a Togliatti, Robotti e Vidali cadono nel nulla. Morrà nel 1990 con un partito che (...) non vuole ancora aprire gli armadi e svuotarli dai tanti scheletri che li abitano, primo fra tutti quello di Palmiro Togliatti. Sul ruolo del Migliore, sui suoi silenzi, ancora la storiografia deve fare chiarezza. (...)
via https://www.mescalina.it/photo/gallery/7799/luigilusenti
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codigoocultocom · 5 years ago
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Perturbación Global en el Campo Magnético es detectada desde Hawaii hasta China
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Perturbación Global en el Campo Magnético es detectada desde Hawaii hasta China
Una extraña oscilación en el campo magnético de la Tierra ha sido detectada el pasado martes desde diversos lugares del planeta. window._taboola = window._taboola || []; _taboola.push( mode: 'thumbnails-a', container: 'taboola-below-article-thumbnails', placement: 'Below Article Thumbnails', target_type: 'mix' );
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lunamagicablu · 3 years ago
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Proprio come Platone citava la leggenda egiziana dell'isola sommersa di Atlantide, lo storico greco Erodoto menzionò la leggenda egiziana del continente di Hyperborea nell'estremo nord.
Quando il ghiaccio distrusse questa antica terra, si diceva che la sua gente fosse migrata a sud.
Scrivendo nel 1679, l'autore svedese Olaf Rudbeck identificò i Proto-Atlantidei con gli Iperborei e li localizzò al Polo Nord.
Nella mitologia greca il popolo iperboreo viveva “al di là del vento del nord”.
I Greci pensavano che in Tracia abitasse Borea il Dio del Vento del Nord (uno degli Anemoi, o "Venti") e quindi Hyperborea indica una regione che si trovava ben a nord della Tracia.
Erodoto ha registrato che tre fonti precedenti menzionavano gli Iperborei tra cui Esiodo e Omero.
Questa terra è stata descritta come perfetta con il sole che splende 24 ore al giorno suggerendo una posizione all'interno del Circolo Polare Artico. Secondo il poeta greco classico Pindaro.
“Mai la Musa è assente dai loro sentieri: le lire stridono e i flauti piangono e ovunque volteggia il coro inaugurale. Né la malattia né l'amara vecchiaia si mescolano al loro sacro sangue; lontani dal lavoro e dalla battaglia, vivono”.
Insieme a Thule, Hyperborea era una delle numerose terrae incognitae per i greci e i romani dove Plinio, Pindaro ed Erodoto, così come Virgilio e Cicerone, riferirono che le persone vivevano fino a mille anni e godevano di una vita di completa felicità.
Ecateo di Abdera raccolse tutte le storie sulla corrente iperborea nel IV secolo a.C. e pubblicò un ampio trattato su di esse perduto per noi ma annotato da Diodoro Siculo:
“Nelle regioni oltre la terra dei Celti c'è un'isola nell'oceano non più piccola della Sicilia. Quest'isola continua la storia si trova a nord ed è abitata dagli Iperborei, che hanno questo nome perché la loro casa si trova oltre il punto in cui soffia il vento del nord (Boreas); e l'isola è fertile e produttiva di tutti i raccolti e ha un clima temperato. "
Fonte: giardini atlantidei
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Just as Plato cited the Egyptian legend of the submerged island of Atlantis, the Greek historian Herodotus mentioned the Egyptian legend of the continent of Hyperborea in the far north.
When the ice destroyed this ancient land, his people were said to have migrated south.
Writing in 1679, Swedish author Olaf Rudbeck identified the Proto-Atlanteans with the Hyperboreans and located them at the North Pole.
In Greek mythology the Hyperborean people lived "beyond the north wind".
The Greeks thought that Boreas the God of the North Wind (one of the Anemoi, or "Winds") inhabited Thrace and therefore Hyperborea indicates a region that was well north of Thrace.
Herodotus recorded that three earlier sources mentioned the Hyperboreans including Hesiod and Homer.
This land has been described as perfect with the sun shining 24 hours a day suggesting a location within the Arctic Circle. According to the classical Greek poet Pindar.
“The Muse is never absent from their paths: the liras screech and the flutes cry and she whirls the inaugural choir wherever she goes. Neither sickness nor bitter old age mingles with their sacred blood; far from work and battle, they live ".
Along with Thule, Hyperborea was one of several terrae incognitae to the Greeks and Romans where Pliny, Pindar and Herodotus, as well as Virgil and Cicero, reported that people lived up to a thousand years and enjoyed a life of complete happiness.
Hecateus of Abdera collected all the stories about the Hyperborean current in the 4th century BC. and published an extensive treatise on them lost to us but annotated by Diodorus Siculus:
“In the regions beyond the land of the Celts there is an island in the ocean no smaller than Sicily. This island continues the story is located in the north and is inhabited by the Hyperboreans, who have this name because their home is located beyond the point where the north wind blows (Boreas); and the island is fertile and productive of all crops and has a temperate climate. "
Source: Atlantean gardens
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In arrivo il ciclone dell'Epifania, poi il gelo artico
Il nuovo anno è partito nel segno dell’anticiclone e di un clima che tornerà nuovamente mite su gran parte delle nostre regioni. Per avere una decisa svolta verso scenari tipicamente invernali dovremmo aspettare un ciclone di freddo artico nei giorni subito dopo l’Epifania.     A spiegarlo è Antonio Sanò, fondatore del sito http://www.iLMeteo.it.     L’Italia si troverà a fare i conti con la…
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